Come spesso è già capitato, è stato possibile ricostruire e
ricordare la storia di questo uomo d’armi grazie al fortuito ritrovamento di
una singola foto anonima, ritrovamento che avuto seguito in altre tre diverse
circostanze; ottenuto il nominativo del Capitano è iniziata la ricerca,
conclusasi con l’ottenimento dello stato di servizio da parte del Ministero
della Difesa.
La prima foto raffigura il nostro personaggio in una
elegante uniforme mod.903 con alamari molto simili a quelli dei CCRR e
inizialmente mi aveva fatto pensare potesse appartenere effettivamente al corpo
della Benemerita, cosa non possibile per la mancanza di stellette al bavero. L’unica
soluzione, a questo punto, è che si trattasse dell’uniforme di un Ufficiale delle
Guardie Municipali. Grazie all’aiuto dell’amico Pietro Pipoli, uno dei massimi
esperti in fatto di storia dei corpi di polizia municipale, ho avuto conferma
della seconda ipotesi e , grazie ad un metodo quasi investigativo e alla
collaborazione della Polizia Municipale di Taranto, un possibile nome da
attribuire all’Ufficiale: Pietro Piangiolino.
Nome che ha avuto conferma con il ritrovamento, quasi
consequenziale di altri 3 piccoli lotti di fotografie appartenute alla famiglia
del Piangiolino, e che lo ritraggono in uniforme dai primi giorni del suo
servizio nel Regio Esercito fino alla fine del suo servizio.
Pietro Piangiolino nacque a Taranto il 9 settembre del 1985
da Leonardo e Maria Grazia Semeraro.
Il 30 settembre del 1914 è soldato volontario allievo
Ufficiale nel 3° Reggimento Artiglieria da Fortezza, poi Caporale, fino a
diventare Sergente nel 1° Reggimento Artiglieria da Campagna (30 aprile
1915). Nel luglio dello stesso anno
viene promosso Sottotenente di Complemento dell’Arma di Artiglieria e destinato
, come incarico di prima nomina, al 35° Reggimento Artiglieria da Campagna.
Encomio solenne “Perché a lenire la sventura e a porre
riparo ai danni che colpivano la città di Bari per l’alluvione del 3 settembre
1915 con zelo, sacrificio ed entusiasmo prestava la sua opera generosa, dando
prova di alto sentire nell’adempimento dei propri doveri di soldato e di
cittadino (ordine del presidio di Bari 24 ottobre 1915)
il 15 novembre viene destinato alle truppe mobilitate in
zone di guerra presso il 45° reggimento Artiglieria da Campagna. Partecipò
attivamente alla battaglia degli Altipiani o Strafexpedition (15 maggio e il 27
giugno 1916) e in seguito a questi eventi venne decorato di MAVM con la
seguente motivazione:
«Ufficiale di batteria in combattimento, sottoposto a
violento fuoco di artiglieria nemica di medio e grosso calibro, pur essendo
ferito non volle farsi medicare, ed avendo perduto molti dei suoi soldati, si
occupò personalmente, sempre sotto intenso fuoco, a riattare i cannoni colpiti,
onde poter proseguire, presto e violentemente, il fuoco con i serventi
superstiti. Monte Costalunga (Asiago), 8 giugno 1916»
In divisa col grado di Tenente |
Il 18 marzo del 1917 viene promosso Tenente ed in
seguito comandato a frequentare il corso
di istruzione artiglieri a Fornovo (PR) dove, presumibilmente, conosce la
sig.ra Amolini Augusta che sposerà a Pavia il 28 aprile del 1921.
Una foto di gruppo scattata in un prestigioso Atelier fotografico di Taranto (Piangiolino è il primo sulla destra) |
Il 21 luglio del 1923 viene destinato al Distretto Militare
di Taranto e promosso Capitano.
in divisa mod. 33 da Capitano di Artiglieria |
In seguito il Capitano Piangiolino divenne Comandante delle
Guardie Municipali della Città di Taranto dalla fine degli anni ’30 a gli anni ’50.
Ricoprì, inoltre, e per ben due mandati, il prestigioso ruolo di Priore dell’Arciconfraternita
del Carmine di Taranto ( 1952-1953 e
1962 -1971)
con l'uniforme da Comandante delle Guardie Municipali di Taranto |
Si ringrazia:
il Sig. Giovanni
Pugliese
il Sig. Pietro Pipoli
il Corpo di Polizia
Municipale del Comune di Taranto