mercoledì 26 marzo 2014

Storie con le Stellette: Maggiore dei CC RR Ugo de Carolis MOVM

Storie con le Stellette: Maggiore dei CC RR Ugo de Carolis MOVM

Maggiore dei CC RR Ugo de Carolis MOVM



Maggiore dei CC RR Ugo de Carolis MOVM

Ugo De Carolis nasce a Caivano il 18 marzo 1899, penultimo dei sette figli (sei maschi e una femmina) di Federico dei marchesi de Carolis, alto magistrato, e di Beatrice Fossataro.
Due fratelli maggiori, Enrico e Paolo, morirono durante la
prima guerra mondiale.
Ugo, diciottenne, partecipò al primo conflitto mondiale con il grado di sottotenente nel XII reparto d'assalto sul fronte del
Piave, e in giugno prese parte al combattimento di Lasson; ricevette la medaglia d'argento al valore militare e la promozione a tenente.

Nel 1921 passò nell'Arma dei Carabinieri e fu a Trento e a Trieste; nel 1934 fu assegnato alla Divisione Carabinieri della Tripolitania. Lo stesso anno, rientrato a Roma, fu promosso capitano. Conobbe nel 1935 Rosa Marturano che sposò a Taranto, nella Cattedrale di San Cataldo il 3 luglio del 1937 .
Nel
1936 De Carolis partì volontario per la Somalia, dove partecipò all'offensiva dell'Ogaden, distinguendosi nella conquista di Gunu Gadu e conseguendo la medaglia di bronzo al valor militare. L'anno seguente nasce il primogenito, Paolo; in seguito nasceranno i gemelli Nicoletta ed Enrico. Nel maggio 1942, De Carolis viene promosso Maggiore dei Carabinieri e destinato al Comando presso la Commissione italiana di armistizio con la Francia.

L'8 settembre del 1943 Ugo de Carolis presta servizio a Torino, ma in seguito all'armistizio rientra a Roma, e entra in contatto con il Fronte Militare Clandestino. Viene nominato Capo di Stato Maggiore del Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri, passa nella clandestinità ed è attivissimo nella resistenza romana.
Nonostante penda su di lui una taglia di cinquantamila lire, De Carolis continua a spostarsi con un lasciapassare falso intestato a Roberto Tessitore.

Nel gennaio del 1944, in seguito a una delazione, viene catturato dalla Gestapo insieme al capitano Raffaele Aversa, a casa del colonnello Giovanni Frignani, che aveva arrestato Mussolini. Tutti e tre vengono torturati dai nazisti del colonnello Herbert Kappler nell' edificio di via Tasso .
Il
23 marzo 1944 una bomba esplode in via Rasella mentre sta transitando un reparto di militari tedeschi; ne moriranno in tutto trentatre.
Il comandante supremo delle Forze armate tedesche in Italia Kesselring ordina di uccidere dieci italiani per ogni tedesco. A morire saranno i detenuti di via Tasso e di
Regina Coeli .
Le vittime italiane, quindi, devono essere trecentotrenta ma ne vengono aggiunte altre cinque; in tutto saranno trecentotrentacinque. Il
24 marzo dalle ore 15.30 alle 20.00 i prigionieri, tra cui Ugo De Carolis, vengono uccisi nelle Fosse Ardeatine.


Motivazioni delle Medaglie al Valore Militare


Medaglia d’Argento al VM:

“In ripetute giornate di lotta, prima alla testa del suo plotone e poi quale comandante volontario di varie pattuglie di combattimento, compì brillantementele sue mansioni, battendosi con valore e riportando utili informazioni. Ferito al capo, mentre animosamente era riuscito a fugare un gruppo di mitraglieri nascosti nel grano, continuava nella lotta, resistendo agli inviti di recarsi al posto di medicazione dove poi fu trasportato per esplicito ordine del suo comandante.                                       
 Fossetta e Capo d’Argine (Piave) 17-18 giugno 1918”


Medaglia di Bronzo al VM:

“Comandante di una centuria carabinieri reali autoccarata, la guida con slancio, valore e perizia durante un aspro combattimento, contribuendo validamente all’esito vittorioso dell’azione.                                                        Gunu Gadu 24 aprile 1936”

Medaglia d’Oro al VM

“Capo di S.M. del Comando dei CC.RR. del fronte militare della resistenza diede tutto se stesso all’organizzazione. Sprezzante dei gravissimi rischi cui si esponeva, affrontò impavido i pericoli e le insidie della polizia nazifascista che lo perseguitava e lo ricercava. Arrestato dalla « Gestapo », subì per due mesi nelle prigioni di via Tasso le più inumane torture per mantenere il segreto dell’attività clandestina dei CC.RR. Martoriato, con lo spirito fieramente drizzato contro i nemici della Patria, piegava il corpo solo sotto la mitraglia del plotone di esecuzione. Fronte della Resistenza - Fosse Ardeatine, ottobre 1943 - marzo 1944.”